Grandi dimissioni

Le Grandi dimissioni (dall'inglese Great Resignation o Big Quit) sono una tendenza economica in cui i dipendenti si dimettono volontariamente in massa dai loro posti di lavoro. Il fenomeno è iniziato nell'estate 2021 negli Stati Uniti d'America, dopo che il governo si è rifiutato di fornire protezioni ai lavoratori in risposta alla pandemia di COVID-19, con conseguente stagnazione mentre aumentava il costo della vita.

Numero di offerte di lavoro, persone che lasciano il lavoro e disoccupati che cercano lavoro negli Stati Uniti nel tempo. Le aperture e le cessazioni escludono i lavori agricoli.

Alcuni hanno descritto le Grandi dimissioni come una forma mascherata di sciopero, mentre si discuteva dello Striketober, un'ondata di scioperi prevista per l'ottobre 2021[1]. Secondo altri, il fenomeno è più complesso e dovuto al fatto che il mercato del lavoro sta cambiando molto rapidamente[2]. In misura minore, il fenomeno si sta presentando anche in Europa[3][4][5][6].

  1. ^ (EN) Nicole Hemmer, The 'Great Resignation' and 'Striketober' are sending a message, su CNN, 29 ottobre 2021. URL consultato il 29 gennaio 2022.
  2. ^ (EN) Rashida Kamal, Quitting is just half the story: the truth behind the ‘Great Resignation’, su theGuardian, 4 gennaio 2022. URL consultato il 29 gennaio 2022.
  3. ^ Le “Grandi Dimissioni” contro la cultura tossica del lavoro che lacera l’esistenza e deteriora la salute di milioni di persone, su Valigia Blu. URL consultato il 16 gennaio 2023.
  4. ^ Mollo tutto | Le Grandi Dimissioni sono arrivate anche in Italia, su Linkiesta.it, 22 dicembre 2021. URL consultato il 16 gennaio 2023.
  5. ^ Condé Nast, «Grandi Dimissioni», ecco perché sempre più gente sta lasciando il lavoro, su Vanity Fair Italia, 12 ottobre 2021. URL consultato il 16 gennaio 2023.
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore avvenire.it

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